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Prebiotici e probiotici

PROBIOTICI E PREBIOTICI

Batteri per la salute intestinale dell’atleta e non solo.

Avere un intestino in forma è una prerogativa fondamentale per avere l’energia ottimale durante tutta la giornata lavorativa o di scuola ma anche per gli allenamenti e le gare. Alcuni disturbi più comuni vengono identificati nell’infiammazione intestinale e nella presenza di aria, solitamente causati da una cattiva alimentazione. Essi possono rendere meno efficiente l’assimilazione non solo dei nutrienti ma anche degli integratori. Questa disbiosi si ripercuote sulla carica energetica che diminuendo compromette le prestazioni sia fisiche che intellettuali. Per questo è necessario, e a maggior ragione quando si pratica sport, mantenere un corretto stile di vita e abitudini alimentari che includano un giusto consumo, proporzionale alla propria massa magra, di acqua, frutta e verdura in modo da mantenere in equilibrio la flora batterica intestinale costituita da 1,5 kg di microrganismi. Nel tratto digerente ci sono più di 700 specie batteriche aventi ciascuna una sua funzione riguardanti l’assimilazione di nutrienti, produzione di vitamine e di ormoni, modulazione del sistema immunitario tanto per elencarne qualcuna.

Volendo semplificare i batteri intestinali si suddividono in 2 grandi famiglie.

Bifidobatteri

Lattobacilli

I bifidobatteri hanno una funzione antitossica inibendo i batteri che possono ridurre i nitrati, provenienti dall’alimentazione, a nitriti potenzialmente pericolosi. Producono acido acetico e acido lattico che abbassano il ph rendendo così l’intestino inabitabile ai germi patogeni e ai lieviti. Hanno anche una funzione metabolica e di ricolonizzazione.  Sono intermedi del cicli di krebs e per questo hanno un ruolo importante in ambito energetico e nelle patologie riguardanti l’obesità e il diabete agendo sulla produzione di emoglobina glicata e insulina. Migliorano la funzionalità intestinale e contrastano la costipazione. Hanno altresì un ruolo importante in ambito ginecologico per patologie come le cisti ovariche e l’endometriosi. Nell’adulto diminuiscono di numero perché con l’età diminuisce la peristalsi intestinale e con essa la mobilità dei batteri che fanno fatica a risalire il colon.

I bifidi colonizzano la parte finale dell’intestino cioè il colon.

I lattobacilli “parlano” con il sistema immunitario ed hanno un’azione di protezione nei confronti dei tumori. Appartenenti alla famiglia dei lattobacilli sono il:

Lactobacillus rhamnosus che riduce l’infiammazione intestinale ed ha forte azione antiossidante.

Lactobacillus acidophilus che produce enzimi come le proteasi e le lipasi, produce vitamine del gruppo

B, diminuisce l’intolleranza al lattosio.

Lactobacillus fermentum che riduce la permeabilità intestinale e libera monosaccaridi di ramnosio, sorbitolo, inositolo dalle qualità prebiotiche.

Lactobacillus plantarum che avendo grandi proprietà adesive lo rendono efficace per combattere l’escherichia coli patogena.

Lacobacillus salivarum che recenti studi clinici rendono altamente efficace in caso di morbo di Crohn.

Essi agiscono da soli ma anche in sinergia. Tuttavia per ottenere risultati da questa sinergia e produrre un efficiente biofilm occorre che siano ad alto dosaggio. Nelle formulazioni farmaceutiche è importante che siano almeno 2 miliardi per tipo e devono essere certificati.

Colonizzano la prima parte dell’intestino cioè l’intestino tenue.

 

FLORA BATTERICA E CIBI.

Importante per mantenere una flora batterica efficiente è consumare cibi che contengano prebiotici, sostanze cioè in grado di nutrire i probiotici cioè i batteri buoni e favorirne la sopravvivenza e la proliferazione nell’ intestino. I lattobacilli si sostengono con cibi fermentati quali

Yogurt

Crauti

Miso

Tempeh

Kefir

Kombucha

La fermentazione è un processo chimico che consente di liberare energia contenuta nel glucosio per renderla utilizzabile, oltre a conservare i cibi. Essa aumenta il valore nutritivo degli alimenti rendendoli più digeribili, li arricchisce di antiossidanti, enzimi e vitamine, in particolare Be C e ne distrugge i batteri nocivi.

 

VERDURE FERMENTATE.

Verdure come cavoli, zucchine, cipolle e altri ortaggi se sottoposte al processo di fermentazione si arricchiscono di batteri probiotici, microrganismi simili a quelli dello yogurt. In generale tutti gli alimenti fermentati rafforzano il sistema immunitario. E’ dunque buona pratica introdurli nel proprio piano di alimentazione quotidiana a maggior ragione quando si pratica sport ad alta intensità. Gli alimenti fermentati che seppur molto lontani dalle nostre tradizioni culinarie risultano ricchi di microrganismi benefici sono rappresentati da Miso, Tempeh, Kefir, Kombucha.

Il MISO è un prodotto di fermentazione di leguminose (soia spesso) e cereali (orzo e riso) ad opera di Aspergillus oryzae.

Il TEMPEH è il prodotto di fermentazione di semi di soia ad opera di Rhizopus Oligosporus.

Il KEFIR è un prodotto di fermentazione del latte ad opera di batteri Acetobacter e Lactobacillus e di lieviti del genere Candida, Saccharomyces, Kluyveromyces.

KOMBUCHA è una bevanda fermentata a base di tè (tè verde o tè nero) e di una coltura di batteri e lieviti.

Dott.ssa Bruant Biologa e Nutrizionista

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