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Le erbe spontanee

Buongiorno a tutti/e,

la primavera è arrivata e molte persone mi chiedono per quanto riguarda la raccolta delle erbe selvatiche per questo oggi ve ne parlo. Ma prima vorrei iniziare con una filastrocca di Gianni Rodari che dedico a tutti i bimbi e le bimbe e, con un po’ di ironia, a tutti quelli che non si accorgono che la primavera è arrivata.

 

Filastrocca di primavera

più lungo è il giorno, più dolce la sera.

Domani forse tra l’erbetta

spunterà la prima violetta.

O prima viola fresca e nuova

beato il primo che ti trova,

il tuo profumo gli dirà,

la primavera è giunta, è qua.

Gli altri signori non lo sanno

e ancora in inverno si crederanno:

magari persone di riguardo,

ma il loro calendario va in ritardo.

 

La raccolta delle erbe è una tradizione ed esplorare il mondo dei saperi in cui occupano un ruolo alimentare foglie, steli, fiori di piante selvatiche è quasi un viaggio tra memorie e esperienze dirette.

Un ruolo che ha origine nello stretto rapporto con la terra, gli ambienti, la Natura, per cui con questa tradizione che ha coinvolto le comunità umane in tutto il Pianeta, si entra in una conoscenza che abbraccia più ambiti disciplinari (botanica, sociologia, ecologia, storia del territorio, antropologia culturale, erboristeria)

Nell’uso popolare di queste piante sono emerse, inoltre, consapevolezze di alimenti che “fanno bene” al corpo, alla salute.

 

Cibo o medicina allora?

 

direi “cibo-medicina” che trova conferme scientifiche per la presenza di importanti principi nutraceutici (polifenoli, antiossidanti e vitamine).

 

Dove raccogliere le erbe spontanee commestibili

 

Prima di tutto, un suggerimento fondamentale: se decidete di raccogliere delle erbe spontanee commestibili, evitate i siti inquinati. Dunque non raccoglie le piante selvatiche nate, ad esempio, a bordo strada o ai margini di un campo agricolo dove si fa uso di pesticidi chimici.

 

Quali erbe ci sono in questa stagione?

 

Molti germogli come il luppolo (bruscandoi), il pungitopo (rust).

le ortiche, la valerianella, il tarassaco e le varie cicorie, aglio orsino, la malva, l’acetosa, la melissa, il silene(sciopetin)…..

E mille altre erbe che potete preparare in mille modi: risotti, zuppe, torte salate, frittate, salse……

Se volete saperne di più contattatemi pure sarà un piacere e vi do appuntamento in luglio al Giardino Botanico del Consiglio per una giornata insieme per scoprire proprietà ed utilizzi delle erbe del “giardino dei semplici”

 

Buon raccolto

 

Margherita

Dott. Margherita Buggero Naturopata