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Nordic Walking e circolazione sanguinea

La nostra associazione Asd Hills con i suoi Maestri e Istruttori ricorda frequentemente durante le uscite proposte ai propri Soci l’importanza di una corretta tecnica, oggi vorremmo soffermarci su una cosa importante: il miglioramento della circolazione sanguinea durante l’attività, che si mantiene poi anche nel periodo successivo.

Questo miglioramento lo dobbiamo alle due pompe periferiche, la mano ed il piede, cominciamo da quest’ultimo: A causa della forza di gravità, il sangue che giunge al piede attraverso le arterie, deve compiere un tragitto in salita per ritornare al cuore, e qui vediamo subito l’importanza della rullata del piede che facilita il ritorno venoso in primis attraverso la soletta di Lejars, un tessuto vascolare spugnoso contenente moltissimi capillari che vengono schiacciati ad ogni passo e spingono il sangue verso le vene della gamba, abbiamo poi il triangolo della volta plantare contenente importanti vene profonde che vengono “spremute” ad ogni passo aiutando il sangue venoso a ritornare verso l’alto, potremmo dire che abbiamo un cuore periferico.

Ma non finisce qui perché anche le mani hanno una funzione analoga, aprire e chiudere la mano attorno all’impugnatura del bastoncino genera un effetto simile a quello della rullata del piede, in questo caso riguarda la circolazione sanguinea dell’arto superiore.

Come hanno potuto notare i praticanti di questo esercizio fisico, le dita non saranno mai gonfie come durante una normale camminata, l’azione di contro resistenza dell’impugnatura, per quanto non intensa come quella del piede, risulta tuttavia ben evidente.

La semplice apertura e chiusura della mano in assenza di resistenza non produce lo stesso effetto.

Ecco allora che solo attraverso un’attenta guida dei nostri Istruttori, nei nostri corsi base, si acquisisce la corretta tecnica che permette di trarne tutti i benefici del Nordic Waking.

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